Parka coat: you know, I love you

Si, è vero, lo ammetto, io di capispalla parlo spesso, sempre. E’ che come i capispalla non ce n’è. E’ che, come il parka non ce n’è. Facile da mixare e grintoso, con un gusto sporty che adoro abbinato ad abitini decisamente più femminili. Con un gusto sporty che mi piace sempre, soprattutto con quell’abitino di pizzo scovato un paio di stagioni fa e che da allora #noncepiustoria. Soprattutto quando è inaspettato, soprattutto quando non è scontato. Io ne sono decisamente addict, soprattutto se si parla di Rag&Bone. O di Elisabeth and James

J Brand debutta con una linea completa, accanto al denim, il panno, la lana tricot e cotta, shearling, cavallino e pelle. Il parka non poteva mancare. Casual e sportivo all’interno di una collezione in cui il gusto non tradisce l’identità formata sino ad ora dall’azienda.

Prabal Gurung: super avvitato, iperfemminile. Rivisitato esalta il punto vita e la silhouette. Favolosa la palette cromatica – verde loden ti #adoro, ndr- e preziosi i dettagli fur. Decisamente glamour. Decisamente promosso. La versione corta in primis.

E poi Belstaff dove il parka è over, in cotone gommato, con dettagli in nappa. John Richmond e Just Cavalli, dove le stampe dal gusto che profuma di Oriente invadono parka midi e maxi. Anche qui i dettagli sono preziosi, le pellicce non si risparmiano.

Il color blocking per la collezione Peuterey Aiguille Noire che veste i suoi parka di toni accesi. Le tinte basic si mescolano a tonalità brillanti e il risultato inaspettatamente non mi dispiace.

Nulla a che vedere con il mio concetto di parka, ma degno di nota. Soprattutto per quel punto giallo che ai miei occhi è poesia.

Christopher Raeburn, Yigal Azrouël, Adidas by Stella McCartney e Mr&Mrs Furs.

Pinko, e le più accessibili Mango e Zara, seguite a ruota da Pull&Bear. Tutti danno vita ad una collezione invernale dove il parka non manca. A ragion veduta.

Il mio mai più senza? Maison Scotch. #adoro

Barbara

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