Lo scorso 30 settembre ha avuto luogo la notte dei ricercatori, un appuntamento fisso che, dal 2005, si ripete l’ultimo venerdì del mese di settembre. Un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è di creare occasioni d’incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L’Italia ha aderito da subito all’iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio.

Per l’occasione, data la mia passione per l’ambiente e gli animali, sono stato al Museo di Storia Naturale di Milano, in Porta Venezia presso i Giardini Montanelli. Ho visitato diverse volte questo museo, anche perché spesso organizza mostre a tema su una vasta gamma di argomenti, dalla geologia ai dinosauri, sicuramente a differenza di ogni altro museo visitato in Italia e all’estero questo è l’unico che sembra riportarmi indietro nel tempo fino a quando l’ho visitavo da bambino in compagnia di mio papà.

Questo Museo è il più importante museo in Italia a ospitare esposizioni permanenti di Mineralogia, Paleontologia, Storia naturale dell’uomo e Zoologia Il museo ospita 7 sezioni divise in 23 sale, tra cui una completamente dedicata ai dinosauri: la vera gioia dei più giovani (e anche la mia). Al piano terra si parte con una raccolta di minerali, che ripercorre i primi anni di vita del nostro pianeta, procedendo poi nelle diverse sale si va avanti nel tempo ripercorrendo le diverse ere della Terra, questa parte è una vera manna per i geologi e gli amanti delle pietre.La sala numero sette è completamente dedicata ai dinosauri, al suo interno potrete trovare una ricostruzione di un Triceratopo, realizzata negli anni settanta e divenuta per i milanesi il simbolo del museo; troverete, inoltre, un diorama che riproduce uno scavo paleontologico contenente lo scheletro completo di un dinosauro a becco d’anatra. Interessanti anche i tanti scheletri, ricavati da calchi di originali, dei dinosauri più conosciuti come l’Allosauro, lo Stegosauro e il Tyrannosaurus Rex. I dinosauri sono un tema sempre molto caro al museo, proprio lo scorso anno (tra il 6 giugno 2015 e il 10 gennaio 2016) a Palazzo Dugnani è stata allestita una mostra dedicata allo Spinosauro, il più grande carnivoro mai apparso sul pianeta, salvo nuove scoperte future. Alla fine del giro del piano terra si trova anche lo store del museo, dove si possono trovare ogni tipo di gadget a secondo delle preferenze dei visitatori.

Si sale quindi al primo piano, per la maggior parte dedicato alla zoologia e alla presentazione dei principali ambienti naturali. Qui possiamo trovare la ricostruzione di ogni tipo di ecosistema: marini, foreste e ambienti umidi tropicali, foreste temperate, taiga e montagne, ambienti artici e antartici; savane, praterie e deserti, con grandi diorami. Gli animali sono in scala naturale, è veramente difficile stabilire quale sia il migliore, perché ad ogni sale si resta davvero a bocca aperta; tra i più grandi possiamo ammirare quello della savana africana e della Foresta dell’Amazzonia (ultimato di recente). Basandomi sulle mie preferenze personali, l’ultima sala è sicuramente la migliore, perché dedicata agli ambienti marini, ma soltanto una opinione sono davvero tutti davvero ben fatti. La sala dedicata al mare presenta i diorami più recenti e possiamo ammirare anche lo scheletro di un capodoglio, il più grande mammifero al mondo dotato di dentatura, l’unico animale al mondo che riesce a sfuggire all’attacco di un branco di orche. L’esposizione si conclude con tre sale che descrivono gli ambienti, i parchi e le riserve naturali italiane. Nel sottotetto sono in mostra una serie di piccoli diorami riproducenti dettagli degli ambienti naturali, parte dei quali in precedenza erano esposti in una sala del primo piano.

La sua biblioteca è aperta al pubblico e possiede 150.000 volumi ed ha circa 2500 riviste scientifiche.

Dopo questa notte al museo, consiglio caldamente di visitarlo, perché è un museo in costante evoluzione con tante cose nuove da scoprire, il prezzo intero è di 5€, mentre 3€ il ridotto, facile da raggiungere anche con i mezzi, se si utilizza il passante bisogna scendere a Porta Venezia e poi procedere a piedi, mentre la fermata della metropolitana è Palestro (linea uno). Nelle vicinanze si trova anche il planetario, quest’ultimo molto attivo in diverse sere dell’anno con vari spettacoli a tema astronomico, di recente è stato anche organizzato un incontro con Samantha Cristoforetti.

Infine ricordo che all’interno dei giardini c’erano diversi padiglioni allestiti dalla Meet Me Tonight, un progetto della Commissione Europea con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e ai suoi protagonisti, i ricercatori. Per chi fosse interessato ad approfondire i vari temi tratti, all’interno del loro sito internet si possono trovare maggiori riscontri sull’evento.

diorami

Articolo scritto e redatto da ALESSANDRO SACCO | Tutti i diritti sono riservati

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