Strade, paesaggi, interni, architetture: il regista tedesco Wim Wenders racconta l’America tramite la sua macchina fotografica nella mostra presso Villa e Collezione Panza a Varese.

L’esposizione fotografica, aperta dal 16 Gennaio al 29 Marzo, presentata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, raccoglie 36 scatti del famoso regista, che esprime, attraverso uno sguardo acuto e profondo tutte le suggestioni, le situazioni e le energie statunitensi.

Si tratta di immagini realizzate dalla fine degli anni settanta al 2003, alcune di grandi dimensioni e altre mai esposte finora, che creano un percorso cronologico e tematico attraverso la villa e le scuderie, dialogando con i suoi spazi, gli arredi, i pieni e i vuoti, i ritmi. Un’America raccontata dal punto di vista europeo, per la quale il regista ha scritto: “I paesaggi danno forme alle nostre vite, formano il nostro carattere, definiscono la nostra condizione umana e se sei attento a loro acuisci la tua sensibilità nei loro confronti, scopri che hanno storie da raccontare che sono molto di più che semplici luoghi”. Il suo costante puntare su una perfetta resa dell’immagine lo porta a focalizzare sempre il centro, andando a perdere ciò che si trova fuori dal perimetro. Si susseguono strade e architetture del Montana, paesaggi del New Mexico, Texas e California, che lasciano poi il posto a situazioni più intime, con gli interni del Colorado, dell’Arizona e di Los Angeles. Il racconto di un viaggio nomade e solitario, vissuto come necessità primaria e ricerca di consapevolezza. Wenders esprime attraverso la fotografia, quella che è la sua grande passione per l’architettura e per il paesaggio, descrivendo perfettamente l’antitesi città-deserto delle periferie e aree di frangia che con forza contrastano dalla metropoli, fino a sembrare veri deserti. Racconta poi, tramite le poltrone colorate di Gila Bend, le zone abbandonate, i muri sbrecciati e l’autosilo di Houston, un’America di reperti archeologici: una decadenza infinita dove è la natura a prendere il sopravvento.

La mostra si conclude con un colpo di scena alla Scuderia del piano terra, dove è esposta New York, November 8, 2001: un’opera in cinque atti commovente e tragica, che testimonia l’inferno di dolore di Ground Zero. Fotografie che portano il visitatore, in ultima istanza, a riflettere sul crudele destino dell’umana violenza.

Con questa mostra, Wenders intende rendere omaggio al pittore americano Edward Hopper, artista al quale si ispira e fa spesso riferimento. Secondo il regista, Hopper ha saputo coniugare il desiderio di vedere e quello di raccontare ed è per questo motivo che ha voluto dedicare la sua mostra varesina a lui.

Wim Wenders. AMERICA
Dal 16 Gennaio al 29 Marzo 2015
Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1, Varese
Per informazioni: www.wimwendersvillapanza.it

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Pictures of the Surface of the Earth

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Fotografie: FAI e Google.

Articolo redatto da Erica Chiesi | Tutti i diritti sono riservati

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