The Newsroom ha fatto il suo debutto in Italia a ottobre, su Rai 3, mentre in America è andato in onda per la prima volta nell’estate 2012 sul canale via cavo HBO, la stessa rete di Sex and The City, Games of Thrones, True Detective.. giusto per capirci.
Autore della serie è Aaron Sorkins, vincitore dell’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per The Social Network e noto ai più per The West Wing. Con questo show ci ha mostrato le dinamiche interne alla Casa Bianca, con Studio 60 On The Sunset Street i dietro le quinte di un programma televisivo, ora, con The Newsroom è la volta di dare spazio all’informazione televisiva.
La serie è ambientata nella redazione giornalistica di News Night, notiziario della tv via cavo ACN. Volto principale di News Night è Will McAvoy (Jeff Daniels), anchorman famoso e amato dal pubblico, ma tormentato, infelice e incapace di relazionarsi con la gente reale da quando ha lasciato la sua fidanzata, MacKenzie McHale (Emily Mortimer), dopo aver scoperto di essere stato tradito per quattro mesi.
Will è noto per essere sempre stato un anchorman imparziale, ma anche troppo accondiscendente nei confronti del presidente della compagnia proprietaria dell’ACN, interessato solo ed esclusivamente al numero di telespettatori sintonizzati sul canale. Le cose cambiano quando Charlie Skinner, presidente dell’ACN, assume MacKenzie come nuovo produttore esecutivo di News Night.
Non solo MacKenzie porta scompiglio nella vita di Will, ancora ferito per la fine della loro relazione, ma dà inizio ad una vera e propria rivoluzione del suo notiziario: basta con la spettacolarizzazione delle notizie, con la cronaca inutile ai fini dell’informazione e che non fa altro che distrarre il pubblico dalle questioni importanti. Con News Night 2.0 Will e MacKenzie trasformano il notiziario in uno strumento finalizzato a creare un’opinione pubblica consapevole, offrono ai telespettatori le informazioni necessarie per comprendere i cambiamenti politici ed economici in atto, e lo fanno dando spazio alle notizie oscurate dagli altri network e presentando la versione dei fatti nuda e cruda. Uno degli aspetti interessanti è che le vicende trattate siano avvenimenti realmente accaduti, si parte dalla prima stagione in cui vediamo la redazione impegnata a trasmettere notizie sulla Primavera Araba e la cattura di Bin Laden, per arrivare, con il finale della seconda stagione, alle elezioni americane del 2012.
The Newsroom ha ricevuto alcune critiche dal mondo giornalistico, il quale non si sente rappresentato in modo realistico dalla serie. Forse perché lo show mette più o meno in luce quelli che sono i problemi reali dell’informazione televisiva del giorno d’oggi, la cui unica preoccupazione è per lo più strappare telespettatori alla rete concorrente dando la notizia che più fa audience. Con questa serie Sorkins vuole mettere in evidenza come dovrebbe veramente essere il giornalismo televisivo.
Il flusso di notizie fa da sfondo alle relazioni tra i vari protagonisti della serie, prima tra tutti quella tra Will e Mac. Rimarrete incollati allo schermo nella speranza che, tra un’attacco di isterismo di MacKenzie e una sfuriata di Will, i due tornino finalmente insieme.
Uno dei punti di forti di The Newsroom sono sicuramente i dialoghi, il più delle volte esilaranti. Gli attacchi di panico, le liti, i deliri e gli “scleri” dei personaggi fanno davvero piangere dalle risate. Sorkins è un maestro nel connubio drama-comedy.
Essendo una di quelle serie “brevi” (10 episodi la prima stagione, 9 la seconda), non si può resistere al desiderio di guardarla “tutta d’un fiato”, dopo il primo episodio non potrete più farne a meno, pur consapevoli che una volta terminata vi toccherà aspettare settembre per la terza e ultima stagione.
Questo è uno “sclero” alla MacKenzie, è la stessa situazione in cui vi troverete voi al termine delle due stagioni.
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Articolo scritto e redatto da Flavia | Tutti i diritti sono riservati