Ogni gioiello ha un significato: questo lo abbiamo imparato da bambini guardando collane, anelli e orecchini delle nostre nonne e poi delle nostre mamme. Un luogo, una persona, un attimo, in ogni gioiello è racchiuso un ricordo prezioso, più della pietra che lo contiene. Questa è la filosofia di Salt Bijoux, un brand di gioielli totalmente realizzati a mano in un piccolo atelier vicino a Parigi.
Solo materiali durevoli e di qualità, come argento 925, oro 14kt e pietre semi-preziose, vengono utilizzati per la realizzazione di questi gioielli fini, semplici ed eleganti. Sophia, “mamma” di Salt Bijoux, si ispira ai suoi viaggi per creare le collezioni del brand: un’idea che trovo geniale e romantica al tempo stesso.
I Giardini Majorelle di Marrakech ispirano il design colorato ed esotico della collezione Majorelle. Sfumature blu e verdi si combinano con sfumature tendenti ad un marrone dorato, in ricordo dei tipici souk marocchini.
Phoenix è la collezione che si ispira ad un viaggio in Arizona, ai canyon sconfinati e alle tribù indigene di Apache. Segno distintivo? Inserti in piuma o piccoli charms che ne ricordino la forma.
Il Brasile, il carnevale, la gioia: queste le ispirazioni per la coloratissima collezione Ipanema, un vero arcobaleno da indossare.
È l’Europa il set dell’ultima collezione di Salt Bijoux ideata da Sophia, e precisamente la francese Costa Azzurra. Riviera cattura il glamour tipico della zona attraverso pietre semi-preziose, oro e argento.
Facendo un giro sul sito del brand rimarrete incantati da tutti i gioielli, così semplici eppure così particolari, unici. I gioielli di tutte le collezioni Salt Bijoux, che a gennaio sono comparsi anche su Vogue UK, sono acquistabili online sul sito del brand e Sophia è sempre felice di personalizzarli a seconda dei gusti di ognuno. Perchè se è vero che questi gioielli sono ispirati ai suoi viaggi e alla sua storia, il singolo gioiello acquistato dal cliente si trasforma poi in un nuovo ricordo, in una nuova storia, in un nuovo viaggio.
Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati