Oggi parliamo di meccanismi di business che regolano il nostro mondo. Appena iniziano i saldi, noi italiani -e non solo noi- impazziamo alla ricerca del capo griffato che abbiamo adorato in vetrina per mesi ma che il prezzo sul cartellino ci ha impedito di portarci a casa, finora. Ci fiondiamo nel negozio di turno sperando che lo sconto sia stato applicato e che la nostra taglia sia ancora disponibile

Incrociamo dita e speranze ed, a volte, siamo anche disposti a metterci in coda, al freddo e di prima mattina pur di tentare la sorte

Che il nostro prodotto dei sogni sia in sconto o meno, inconsciamente sappiamo che nel negozio non ci sarà solo quello che abbiamo visto e rivisto nelle ultime settimane ma anche tutto un lato allestito che non dovremmo nemmeno guardare ma che -ahimè- ci attrae profondamente: la nuova collezione. Ha un fascino particolare, e cattura silenziosamente i nostri occhi che si spostano rapidi dai prezzi barrati a quelli che non dovremmo nemmeno prendere in considerazione. Debolezza femminile o forse solo umana che ci porta ad uno shopping irrazionale

L’esperienza personale (recente) mi ha portato a pensare che 1150€ per una borsa griffata* con inserti di montone (si avete letto bene: montone color tortora!) nel design fosse un affare solo perché partiva da 1600€. Una riflessione oggettiva ed esterna, mi ha riportato con i piedi per terra, ma non è stata sufficiente per salvare me e la mia carta di credito da me stessa

 

L’occhio ha impiegato pochi secondi per cadere -tragicamente- su una borsa nuova collezione della stessa griffe* da 1450€.Una cifra assurda per una borsa, lo so. A scriverlo sembra paradossale, ma quanti di voi hanno limitato spese varie e viaggi per mettere da parte i soldi per l’Acquisto con la A maiuscola?

Certo, ero uscita di casa per i saldi e ne sono ritornata con un solo acquisto della nuova collezione, cioè con qualcosa di nuovo che non vedo l’ora di sgusciare ed inaugurare (anche se per indole lascio sempre decantare un po’ l’ultimo acquisto fatto prima di viverlo davvero). Ovviamente qualcosa di cui non avevo bisogno davvero

Ma allora come possiamo definire un “affare da saldi”? Le cose inutili che compriamo perché “tanto costano pochissimo” oppure quella IT bag che abbiamo desiderato per mesi e che ci aveva già conquistato che paghiamo cmq tanto ma meno del prezzo intero? O forse il vero “affare da saldi” lo fanno i negozianti, che  ti fanno entrare nel negozio con l’idea di acquistare qualcosa a poco prezzo per poi vederti uscire dalla porta avendo speso molto di più del budget che ci eravamo imposti

Come concepire i saldi? Come un momento per gettarsi fra gli stand alla ricerca di quello che “tanto questo lo uso sempre” oppure puntare ad un solo acquisto ma importante? Io di solito sono per il secondo approccio. Mirare a due cose al massimo e sperare nella buona sorte, ma come avete potuto intuire, non sempre i miei piani vanno a buon fine

E voi?

Laura

*le borse di cui si fa citazioni erano di Celine