Alzi la mano chi, almeno una volta nel corso degli ultimi anni, non si è trovato nell’imbarazzo di dover pronunciare “Peuterey”. Si borbotta qualcosa, sperando che il tutto passi inosservato, e ci si maledisce per non aver frequentato quel corso di inglese in più.

#AmISayingPeutereyRight? Sto dicendo Peuterey nella maniera giusta?

Pare che anche al quartier generale di Peuterey sia arrivata la disperata richiesta di aiuto. La nuova campagna autunno-inverno 2016-2017 curata dal duo turco-brittanico Mert&Marcus, fotografi di moda dall’altisonante carriera, si accompagna infatti ad un progetto che gioca proprio su questo dubbio che, a quanto pare, accomuna italiani, francesi, asiatici, americani ed inglesi (sì, anche loro non lo sanno dire!).

Un corto veramente corto (60 secondi) che risponde alle nuove richieste del marketing 2.1 e dei caricamenti social e che riesce a cogliere totalmente la filosofia Peuterey, lanciando la risposta definitiva: PE-TE-RE. L’idea geniale sviluppata dall’azienda con il regista brasiliano Bruno Ilogti, sotto l’attenta guida dell’art director Giovanni Bianco, ha come sfondo un loft della migliore New York metropolitana, brevi sketch girati durante un casting di giovani modelli chiamati ad interpretare con la loro spontanea e pulita bellezza i principi del brand, il bianco e nero mescolato ai colori e, ça va sans dire, il ready-to-wear e le giacche Peuterey. Sessanta secondi di atmosfera rilassata e spontanea che unisce giovani che, nelle loro totali differenti provenienze geografiche e culturali, si riuniscono alla ricerca della giusta pronuncia e del giusto stile. Uno short movie che riflette appieno l’essenzialità, l’eleganza, la freschezza, la linearità e la pulizia del marchio Peuterey, caratteristiche che gli hanno permesso di ritagliarsi una nicchia di mercato che, in una sorta di ossimoro, si estende anno dopo anno.

La scelta pubblicitaria è tra le più efficaci e mirate degli ultimi tempi ed è il frutto di una nuova strategia di marketing di un brand che sa prendersi un po’ in giro ma che, nel frattempo, lancia un messaggio veloce, diretto, chiaro e preciso. Mai come al giorno d’oggi, infatti, ciò che conta è un’immediatezza, un’essenzialità e una concretezza comunicativa, che racchiuda in sé la cura maniacale del minimo dettaglio e che debba diventare categoricamente virale.  Questo è proprio il nuovo modello di comunicazione scelto da Peuterey per esprimere e consolidare la propria immagine, modalità che non poteva essere più calzante viste le caratteristiche dei capi del brand: immediati, essenziali, concreti e di maniacale qualità. Del quarto d’ora di celebrità “warholiano” deve rimanere solo la brevità temporale perché il progetto #AmIsayingPeutereyRight? è destinato a essere ricordato. Stay tuned!

 

Articolo scritto e redatto da Giulia Cattelan | Tutti i diritti sono riservati

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