Il brand Nicholas K è nato nel 2005 e appartiene a una squadra, o meglio un duo, composto da una fratello ed una sorella, i quali in poco tempo sono riusciti ad ottenere ampi consensi grazie ad un interessante stile creativo, fresco e deciso. The Old Now già qualche tempo fa aveva presentato questo marchio, che ha potuto godere di un’importante visibilità sulle passerelle grazie ad un progetto internazionale ideato da IMG Fashion e DHL per sostenere i giovani designer.
Nicholas Kunz ha studiato fashion design presso il Fashion Institute of Technology di New York e al Polimoda Scuola di Design a Firenze. La sua gavetta ha previsto diversi anni di lavoro per il brand DKNY, disegnando sia collezioni menswear, che successivamente, womanswear, e collaborazioni con importanti brand a livello internazionale quali Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Polo, prima di lanciare Nicholas K. I suoi interessi, oltre chiaramente alla moda, sono la fotografia, il tennis, lo sci, le immersioni subacquee, le escursioni ed il giardinaggio.
Il fratello Christopher, specializzato in biochimica e biologia cellulare molecolare, anteriormente al lancio del marchio, ha lavorato al Los Alamos National Laboratory, offrendo consulenze ai brand emergenti in fase di sviluppo, riguardo aspetti di diverso genere, dalle analisi della concorrenza al posizionamento strategico ed ha operato nel settore retail di Polo Ralph Lauren a New York. La sua attenzione per i particolari, unita a capacità progettuali e ad una spiccata sensibilità, lo hanno portato ad amare il design del prodotto, mondo di cui l’autore ne ha approfondito la conoscenza da autodidatta. Nel tempo libero ama pescare, viaggiare e tirare con l’arco.
Per le proposte per l’autunno/inverno 2015-2016, presentate durante la Settimana della Moda a Milano, le due menti creative del brand hanno tratto ispirazione da “Il gabinetto del Dottor Calligari”, film noir muto del 1920, ricco di profondi significati, che tra realtà ed allucinazione guida la mente verso un mondo gotico e tetro. Si tratta di una collezione tendenzialmente molto audace, in cui fibbie di metallo, guanti e dettagli in pelle invecchiata, dal sapore punk, si alternano ad intriganti capi caratterizzati da trasparenze e scollature vertiginose, oltre che ad un caldo gessato in lana e alla morbidezza del mohair. I tessuti sono spesso drappeggiati e scivolano leggeri sulla figura, mentre la palette cromatica è composta prevalentemente da colori come il nero, il canna di fucile, il ruggine ed il rosso scuro, in un’atmosfera dark e drammatica da cui però emerge comunque un celato senso di positività, in cui la donna diventa una sorta di intrepida e forte guerriera, senza perdere la femminilità e la sensualità.
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Articolo scritto e redatto da Valentina D’Antonio | Tutti i diritti sono riservati