Realizzate dai due designer grafici Markus e Daniel Freitag, le borse Freitag sono state create da un’ ispirazione reale della vita di tutti i giorni nella città di Zurigo. I due fratelli volevano creare un qualcosa di innovativo, colorato e senza buttar via nulla: per questo le loro hand bags sono state cucite con materiali di riciclo, quali vecchi teloni di camion.
Un’ idea bizzarra, ma di straordinario successo.
FREITAG fabbrica due linee di borse: FUNDAMENTALS (con circa 40 modelli) e FREITAG REFERENCE (creata nel 2010).
FREITAG REFERENCE R120 AUSTEN è il numero 100 nella storia dei FREITAG. Una hand bag con doppia cerniera ricavata da teloni vintage, foderata in PET riciclata al 100% e con due scomparti interni e due esterni per gli oggetti a noi necessari.
La nuova arrivata è disponibile con cinghie da polso, tracolla removibile e in tutti i colori che andavano di moda fra i camion dieci anni fa. I teloni dei camion da cui essa è stata ricavata hanno percorso per dieci lunghi anni le grandi strade europee, guadagnandosi così quella che oggi si usa definire street credibility.
La nuova REFERENCE R120 AUSTEN è una borsa irresistibilmente resistente, da indossare ogni giorno e durante i giri in bicicletta con le amiche. Una hand bag spaziosa e resistente alla pioggia, coloratissima e casual, abbinata a dei denim a sigaretta e una camicia a quadri, vi stupirete di quanto stile racchiude un accessorio semplice e anche un po’ vissuto.
Una borsa così? Perfetta abbinata ad uno street outfit!
L’habitat naturale della collezione FREITAG REFERENCE è proprio la strada, quella piena di ricordi, vissuta al massimo, percorsa da una realtà che ha permesso a dei materiali indifferenti agli occhi della gente di diventare parte di una vita reale che ha gli ha dato una seconda possibilità, sicuramente migliore, rendendo felice chi la porterà sempre con sé.
In occasione della campagna pubblicitaria dedicata alla nuova collezione, FREITAG ha girato il video clip in cui viene raccontata la storia della borsa.
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Articolo scritto e redatto da Noemi Cilenti