Quello appena trascorso è stato sicuramente un week end triste per tutti i calciofili milanesi. Entrambe le fazioni si sono viste superare per 2 a 0 da squadre come Parma e Palermo, in piena lotta per non retrocedere. Va dato atto che le due “piccole” hanno espresso un bel gioco mettendo in campo quel cuore e quella grinta che tutti i tifosi, compresi quelli di Milan e Inter, vorrebbero sempre vedere la domenica allo stadio.

Quello che invece i tifosi milanisti ed intersiti hanno avuto modo di osservare, è stato un crollo verticale delle loro squadre incapaci di fare gioco e succubi degli attacchi avversari dal primo all’ultimo istante della partita.

I sintomi della crisi milanese sono evidenti con un totale di 31 punti in due. Altro che i bei tempi in cui ci si sfidava nelle semifinali di Champions League….

Inter Milan's Materazzi and Rui Costa of AC Milan wait on the pitch during their Champions League soccer match in Milan

Partiamo dall’Inter, nona in classifica con 15 punti in 10 gare. La squadra allenata da Walter Mazzarri appare confusa e senza una propria identità, incapace di proporre trame di gioco concrete e con il solo Kovacic che prova ad accendere la luce ma senza ricevere il supporto dei compagni. Un campanello d’allarme davvero preoccupante è l’atteggiamento del tecnico toscano. Per chi se lo ricorda a Napoli,Genova,Livorno, ha in mente un allenatore sanguigno, che non smette un secondo di incitare la squadra e che a fine partita è senza voce per tutti le urla e le indicazioni fornite ai suoi giocatori.

Il Mazzarri inquadrato dalle telecamere a Parma, invece, appare silenzioso, quasi rassegnato e svogliato nell’allenare una squadra che ha buoni interpreti ma poca qualità. Certo, anche l’infermeria è piena, ma non deve essere una scusante per il non gioco espresso dai neroazzurri che faticano sempre di più a creare occasioni concrete e a scrollarsi di dosso il pessimo inizio di campionato di cui sono responsabili. Sul web i tifosi sono in rivolta accusando pesantemente il tecnico e questa sua perenne ricerca di scusanti e attenuanti. L’Hastag #Mazzarrivattene riecheggia sul web ogni fine settimana a testimonianza di come tutto l’ambiente abbia davvero perso la pazienza nei confronti di questo immobilismo generale.

Inter-Parma serie A

Per ora la salvezza del tecnico toscano si deve solo ad Erick Thoir, patron dell’Inter ed imprenditore con un occhio sempre attento ai bilanci. Proprio per questo motivo l’indonesiano non ha nessuna intenzione di sprecare il denaro investito sull’ingaggio del tecnico e la panchina di Mazzarri appare saldamente ancorata per lo meno fino alla fine della stagione. E se fosse proprio questo a favorire l’atteggiamento rinunciatario del mister? Il patron è avvertito.

Mazzarri Thoir

Sull’altra sponda milanese se la passano leggermente meglio ma attenzione, parliamo comunque di magre consolazioni se pensiamo alla storia e al palmares dell’ AC Milan.

Inzaghi ha dato sicuramente un po’ di entusiasmo all’inizio della stagione ma risulta ancora un allenatore acerbo, bisognoso di scoppole come quelle rifilategli dal Palermo, per imparare a gestire le partite ravvicinate e la rotazione dei giocatori. A fine gara davanti ai microfoni ha dichiarato che i ragazzi erano un po’ stanchi e che giocare 3 partite in 7 giorni fa perdere la lucidità e lo smalto. Ora, ci può stare un calo di concentrazione e/o la partita storta, ma il Milan deve puntare all’Europa, luogo in cui ha sempre recitato un ruolo da protagonista ed in cui, per tutto l’anno, si è costretti a giocare una serie di partite ravvicinate che logorano atleticamente e psicologicamente i giocatori.

Inzaghi

Questo è l’anno 0 per ripartire e proprio il fatto di non avere le coppe dovrebbe permettere al tecnico di sfruttare a proprio vantaggio questa situazione, presentando una squadra pimpante anche nei rari turni infrasettimanali e preparandola alla futura gestione del doppio impegno. Quello che invece emerge in queste prime 10 partite di campionato è l’incapacità di fare quel saltino di qualità decisivo per candidarsi come una seria pretendente al terzo posto che vorrebbe dire preliminari di Champions League. I pareggi con Cesena,Empoli e Cagliari e la sconfitta contro il Palermo a San Siro, sono la testimonianza di una squadra che appare non ancora pronta alle grandi manifestazioni continentali e che ha ancora molto da lavorare per poter tornare competitiva in Italia prima, ed in Europa poi.

Inzaghi, a differenza del collega interista, ha la stima e l’appoggio di tutto l’ambiente rossonero ma si sa che i tifosi sono molto esigenti ed un altro, eventuale, anno fuori dall’Europa potrebbe decisamente costargli carissimo.

 

Credits: Google Images

Articolo scritto e redatto da Stefano Scortegagna | Tutti i diritti sono a lei riservati

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