Chateau d’Ax ha celebrato il suo 70°anniversario presentandosi al Salone del Mobile 2018 con una brand identity rinnovata. Ha stupito con nuove collezioni esclusive, preziose e innovative.
La società si è concentrata sulla ricerca. Le vernici hanno un effetto metallico. Tessuti e pelli impreziosiscono le pareti del living. I materiali sono innovativi ed eco sostenibili. Pannelli compositi in termo-resine a struttura alveolare che coniugano leggerezza, rigidità, trasparenza e design. Il Dekton, una sofisticata miscela per la produzioni di materiali ceramici e quarzo. Il tessuto flyer, atossico e anallergico, innovativo, riciclabile al 100%, morbido e resistente.
I pezzi presentati sono unici, rivolti al mercato internazionale. I divani sono preziosi ed esclusivi: gioielli realizzati con inserti e composizioni in oro e diamanti, disegnati dai maestri orafi della Fratelli Dinacci e forniti da Windiam.
I cuscini sono dipinti a mano. Importante la collaborazione con il designer Luca Micco, originale espressione del Made in Italy. L’uomo unisce la qualità artigianale italiana alla applicazione di rame, bronzo o zinco su pelli e tessuti. Luca Micco è il fondatore del brand Horo, creatore di una tecnica artigianale brevettata che permette di impreziosire e personalizzare qualsiasi modello rendendolo unico e originale.
I prodotti sono dotati di meccanismi relax innovativi, azionabili attraverso comandi vocali in grado di memorizzare le posizioni di comfort preferite. Ricercatezza e esclusività caratterizzano la nuova immagine di Chateau d’Ax.
In collaborazione con l’architetto Alessia Galimberti, Sergio Bizzarro, Corrado Dotti hanno preso forma la serie RiNG, il cui pezzo pezzo più importante è una consolle in strutture metalliche argento e bronzo e una linea di lampade, unica nel suo genere.
Per le centinaia di migliaia di visitatori, che ogni anno si aggirano per i padiglioni del quartiere Fiera Milano a Rho, il Salone del Mobile è un richiamo irresistibile. E’ l’avvenimento che celebra la primavera del design italiano e non solo. Chateau d’Ax, in questa occasione, ha strizzato l’occhio al lusso e ha saputo sorprenderci.
Articolo scritto e redatto da Daniela Rigoni | Tutti i diritti sono riservati