1957 sigla il legame fra Chanel di Stati Uniti. Un continente conquistato da Gabriele Chanel e incantato fin dagli esordi, nel 1912, prima dalle sue creazioni e poi della sua personalità. Personalità di una donna indipendente e libera che costruì da sola il proprio successo. La passione fu reciproca. Il sogno di diventare famosa ed eterna oltreoceano si impossessò di lei fino a diventare realtà quando confidò a Paul Morand “Ammiro e amo l’America. È qui che ho avuto successo“. Ed è proprio negli Stati Uniti che, nel 1957, viene celebrata come la creatrice più influente del 20º secolo.
Da quel momento il 1957 è un anno, un indirizzo, la combinazione di due numeri e molto di più. Perché in fondo, 1957, è anche naturalmente il profumo. La Francia scopre N°5 nel 1921, e ci vorranno ancora tre anni perché gli americani ne siano rapiti, nel 1924, lo stesso anno della prima collezione make-up.
Nel 1928, la rivista Vogue US riesce a introdursi nel salone di bellezza del grande magazzino Jay-Thorpe per incontrare un’assistente formata a Parigi da Chanel che, oltre a realizzare trattamenti con i prodotti della maison, accompagna le donne nella scelta del profumo. Le campagne pubblicitarie per i profumi, che iniziano ad apparire sulle riviste d’oltreoceano nel 1934, svelano agli americani nuove fragranze del tutto inedite nella loro concezione e rivoluzionare per la composizione olfattiva, ricca e floreale. Il nome Chanel sulle labbra di tutti. A ottobre del 1926, l’iconico tubino nero viene celebrato della rivista Vogue America. A Broadway le attrici calcano le scene indossando Chanel e anche Hollywood la reclama al punto che, nel 1931, parte alla volta di Los Angeles, su invito di Samuel Goldwyn. Dopo questo viaggio, un articolo di Vanity Fair del giugno 1931 fa entrare la creatrice nel tempio della gloria con queste parole “Gabriele Channel applicato, per prima, i principi della modernità alla cultura perché annovera tra i suoi amici uomini più influenti della Francia, perché coniuga un acuto senso degli affari ad un’enorme prodigalità ed è un autentico entusiasmo per le arti, infine perché avvenuta negli Stati Uniti per cercare di portare l’eleganza ad Hollywood.” L’Esposizione Universale di New York nel 1939 riconferma quest’entusiasmo.
In seguito, soggiorna ancora negli Stati Uniti ma il grande ritorno di Gabrielle Chanel avviene nel 1957. Quell’anno, Stanley Marcus organizza grandi festeggiamenti a Dallas per il 50º anniversario di Neiman Marcus. Per l’occasione sono invitati 300 creatori di moda ma una sola viene accolta come una star. Sul podio riceve il “Neiman Marcus Award for Distinguished Service in the Field of Fashion”, premio che la acclama come la creatrice di moda più influente del XX secolo.
Terza creazione della linea Les Exclusifs de Chanel realizzata dal naso profumiere Olivier Polge, 1957 illustra l’enigma della finta semplicità della luce Chanel. Un equilibrio di piacevole delicatezza, the comfort avvolgente, di luce perfusa da una potenza discreta. Sapiente miscela di 8 muschi bianchi, 1957 si articola come una combinazione the very ora trasparenti, ora traslucidi, ora opachi. La sovrapposizione immacolata, confortevole e avvolgente, delicatamente vellutata. È come immaginare il disegno di una perla: i suoi contorni delicati resi evanescenti dei riflessi cangianti.