Elegante e austera la donna che sfila per Roccobarocco, tra pizzi e tessuti dipinti, divisa tra effetti nudo, scollature profonde e colli che cingono il collo
La palette cromatica volteggia intorno al grigio, stuzzicata da toni colorati che la invadono animandola qua e là e un tocco d’argento. Le lunghezze si diversificano tra tubini e le maxi lunghezze di ampie gonne dipinte e lunghi abiti. Le forme fanno altrettanto: dagli effetti ultra slim di pantaloni e gonne al ginocchio, alle linee svasate, ad altre ancora dritte e morbide.
La femminilità non è sfacciata ma elegante e sobria: interessanti i tailleur rubati al mondo maschile e declinati attraverso arabeschi naturali dipinti. Dipinte anche le lunghe gonne svasate, gli abiti dalle lunghezze mini, i pantaloni ultra slim, il denim e i top
Il pizzo come fil rouge invade intere camicie, cache-coeurs, o si insinua come dettaglio negli abiti e nelle maglie dal collo alto. Un certo gusto barocco pervade l’intera collezione, portando con sé ricchezza di particolari che si manifestano nei dettagli, nelle stampe e negli accessori. L’allure è sostenuta, rigorosa e quasi altezzosa, non fosse per le chiome quasi spettinate
La nota di cuore: il plissè. Non nuovo sulle passerelle di questa stagione, ma sempre speciale, soprattutto se vestito d’argento come in questo caso. Metalliche le soluzioni. Sicuramente il mio pezzo preferito.
L’accessorio culto: il mocassino in vernice, declinato nei toni del grigio e nel nero, rigorosamente con fibbia.
Il mio preferito? Il guanto. Ora in pelle, ora in pizzo. Elegante e sensuale.
Barbara
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(Credits. Vogue.it)
Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati