Una scintilla di luce. Radà.
I gioielli di Daniela Ravaioli, mente e cuore di Radà, sono unici nel loro genere e particolarissimi, sono cuciti e senza saldature.
La storia di Radà nasce quasi 30 anni fa quando Daniela si lascia ispirare dal suo primo foulard Hermès, disegnando un paio di orecchini in piume di fagiano modulati su dei pendenti e li porta inn una delle boutique più rinomate di Bologna vendendoli tutti.
Questo è l’inizio di una storia costellata di successi e grandi soddisfazioni, oltre che di gioielli dal sapore creativo, raffinato e pregiato. I suoi primi prodotti sono caratterizzati da piume di marabù, ciondoli, perle di vetro, conchiglie raccolte sulla spiaggia e successivamente dipinte nel suo laboratorio e ancora una pelliccia maculata con borchie.
Daniela Ravaioli fa dell’unicità e della sperimentazione i capi saldi delle sue collezioni, di cui per ognuna vengono prodotti 180 pezzi, creati tra Bali e l’Italia, dove Daniela crea chiusa nel studio pezzi di incredibile splendore e rara particolarità.
L’80% dell’esportazione di produzione è in Giappone, dove il brand è famosissimo, mentre il restante si divide tra Italia ed Europa. Non solo gioielli, il mercato di Radà comprende anche sandali, ballerine preziose, maxi bag e clutch.
Ogni gioiello Radà è simbolo di un amore viscerale e una passione per la purezza e l’eleganza, passando per un’originalità fortemente voluta. Raffinati ed eleganti, sono la pura essenza dell’amore per il bello e per tutto ciò che è dettagliato e unico, quindi dedicato a una donna che non si omologa e amalgama alla massa ma che decide di risplendere di luca propria, dettando legge fuori dal gregge.
Articolo scritto e redatto da Carolina Ogliaro | Tutti i diritti sono riservati