Il mondo della moda belga è in subbuglio. Le fashioniste di Anversa si riversano sul Meir piangendo. La cittadina di Neerpelt è in festa. No, non è vero, ma dovrebbero. Non ci si riposa nemmeno il lunedì di Pasquetta, nel mondo dell’alta moda: ed è stato proprio ieri che è arrivata l’ennesima conferma di assenso da parte del gotha del fashion alle nuove leve dei creatori made in Belgium
Raf Simons (che si legge Raf Sìmons, perché è fiammingo) è il creativo incaricato di sostituire il genio ribelle di John Galliano alla guida creativa di Dior Haute Couture, pret-a-porter e accessori femminili. Noto più per aver imposto uno stile minimalista e rigoroso alla maison Jil Sander, dalla quale era dipartito in febbraio per facilitare il ritorno della vera Jil, che per il brand a suo nome che porta avanti con successo in Belgio. Abbandonando l’insegna tedesca dopo una collezione ispirata allo chic anni Cinquanta, forse in un occhiolino discreto alla griffe parigina
Ed è proprio questa natura schiva e riservata che hanno rischiato di far passare inosservato lo stilista fiammingo; e mentre i nomi di altri guru venivano citati come papabili per prendere le redini di casa Dior , si dovrà ammettere che questo ruolo defilato non pareva rendere giustizia al designer, acclamato da critica e da pubblico, nonché dai suoi colleghi. Ma che non si adagi troppo sugli allori: lo aspetta ora una prova dura, forse la più difficile. La prima collezione di Haute Couture per Dior, senza aver mai lavorato prima nell’alta moda. Come scalare l’Everest dopo esser abituato a semplici passeggiate sulla collinetta di Waterloo. Soprattutto data la sua predilezione per designs avanguardisti e minimals, che ormai lo contraddistinguono
Dopo aver compiuto studi di design industriale all’accademia della moda di Anversa (culla dei talenti belgi, come ormai avrete capito), decide nel 1995 che il suo futuro non era tra pile di compensato e righelli, ed abbandona la creazione di mobili avanguardisti per intraprendere la dura strada del designer di moda indipendente con la creazione del marchio Raf Simons. Chiamato nel 2005 a spolverare e aerare le stanze di Jil Sanders, che ormai, diciamolo, sapeva di vecchio, ha saputo imprimere quel suo stile e quel suo tocco che hanno reso la casa tedesca iconica
La maison Dior, attraverso le parole di Bernard Arnault, si è detta “entusiasta” di poter accogliere “uno dei più grandi talenti contemporanei, per continuare l’opera del suo fondatore”. “Saprà ispirare e dare quella svolta così 21° secolo alla maison, contribuendo a continuare il concetto di eleganza emanato dal signor Dior e che ha cambiato i codici di eleganza mondiali”, ha inoltre aggiunto la griffe parigina
Integrare una delle più prestigiose maisons de couture francesi, nonostante la sfida sia grandem sembrerebbe non spaventare Simons. Sebbene dovrà lavorare al ritmo di quattro collezioni di prêt-à-porter per anno, abbracciare la cultura di una casa di moda che ha fatto la storia della moda, e non solo di quella francese. A questo si aggiungeranno la direzione artistica della linea di haute couture, novità assoluta per il belga. La prima collezione Raf Simons pour Dior sarà presentata a Parigi in luglio, all’occasione delle sfilate di Haute Couture. Un challenge non indifferente. Lui si dice pronto, e aggiunge che il “savoir-faire unico di questq griffe mi ispira un rispetto profondo. Sono conscio dell’onore e della responsabilità che mi sono dati oggi di dirigere la creazione della marca francese più nota del mondo”
Restiamo in attesa, allora, del primo exploit di Mijnheer Simons per Dior; sfilata che promette di essere, a mio parere, tutt’altro che noiosa
Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it