Milano possiede tantissime caratteristiche differenti e una delle mie preferite è senza dubbio quella di avere la capacità di racchiudere al suo interno cucine, sapori e tradizioni completamente lontane e diverse dalla cultura meneghina.
Proprio all’interno della cerchia milanese ho scoperto ristorante andino che ha catturato la mia attenzione e che mi ha letteralmente preso per la gola e trascinata all’interno di un mondo davvero interessante e ricco di sfaccettature. Sotto il nome Don Juanito si cela un locale dal profumo e dal colore della tradizione in grado di farci volare letteralmente con l’immaginazione al di là dell’oceano, fino al meraviglioso continente attraversato in tutta la sua lunghezza dalla catena delle Ande.
Nato nel 2003 come tavola calda, divenuto poi bistrot del Don Juan, oggi è una realtà cresciuta e definita dove si celebra il territorio attraverso un’accurata ricerca ed una ponderata creazione di piatti. Alex, chef peruviano, originario della zona montuosa di Ancash, prima di arrivare in Italia ha avuto numerose esperienze fra l’Argentina esso paese che lamentato formare ed affinare la sua cucina d’autore. Una perfetta armonia si trova in sala con Diego Muzzi, ex chef del Son Juan, cresciuto attraverso prestigiose collaborazioni internazionali in cucina come quella con Francis Mallmann a San Paolo, Gordon Ramsay in Inghilterra e Pietro Leemann al Joia di Milano.
Il menù è variegato e completo: mais, platano, carne, pesce, legumi e cereali, ingredienti originali come peperoncino rocoto fanno la loro comparsa in ordine assolutamente perfetto ed equilibrato. Il menù è in continua evoluzione con l’intento di offrire qualcosa che sia sempre caratteristico ma più vicino al palato del gusto italiano così il ceviche e la causa hanno, per esempio, un gusto più morbide e delicato, meno aggressivo e piccante. La celebrazione della carne argentina è senza eguali e va assolutamente provata.
In generale il Don Juanito è un locale accogliente dove la tradizione e la modernità si sposano alla perfezione e in tavola si può gustare la cultura proveniente da un altro continente che sono sicura vi stupirà positivamente.
