Si accende dei colori dell’arcobaleno la nuova collezione firmata Cristiano Burani.
Dall’eloquente nome RAINBOW COLLECTION, la proposta per il prossimo autunno inverno porta in passerelle capi dalla palette ardita composta da indigo blu, rosso passione, nero seducente, blush, aubergine, acquamarina e bronzo con toni laminati e glitterati che si illuminano grazie a glitter iridescente come polvere di stelle su silhouette aderenti o geometrie fluide con pieghe e volumi over.
La donna firmata Cristiano Burani punta all’incontro degli opposti. E’ capace di mixare elementi iperfemminili come pizzo valencienne, lurex, tulle plissettato e laminato a tessuti maschili dall’allure urbana e contemporanea. Ama giocare con le lunghezze, alternando abiti e gonne a vita alta maxi fino alle mini più audaci misure più corte passando per le midi.
I capi spalla in pelliccia o velour di cachemire dall’appeal metropolitano e quotidiano accompagnano la maglieria che è protagonista incontrastata e declinata in total look con volumi importanti e avvolgenti, a righe arcobaleno in lurex oppure in alpaca fatta a mano con maxi trecce e bordi sfrangiati pelle multicolor intarsiata ad effetto cangiante e cady laminato iridescente.
Burani gioca alla ricerca di una nuova estetica fatta di linee rilassate e confortevoli, oppure semitrasparenti ed aderenti come una seconda pelle, proponendo stampa grafica, monocolore, a disegno optical e floreale tattoo per abiti plissettati in fluido chiffon lamé abbinati a cardigan di maglia, destrutturati, in filo grosso e in colore neutro in bilico fra granny e stardust.
L’attenzione ai dettagli di Cristiano Burani si manifesta, infine, negli accessori che abbiamo visto in sfilata. Preziose creazioni come la mini new york bag in pelle glitter o stampata coccodrillo, gli stivaletti di nappa con inserti di pelle cangiante, gli ankle boots in ciniglia elasticizzata, i monorecchini rainbow a frange multicolor in chiffon laminato, l’envelope di cavallino maculato, completano una collezione in equilibrio fra tradizione e ricerca.
Articolo scritto e redatto da Nunzia Arillo | Tutti i diritti sono riservati
