La collezione Arnoldo Battois A/I 2013-‐14 nasce nella Venezia del ‘500, raccontata da Tiziano e Lorenzo Lotto: un mondo di luce cupa e morbida, di viaggi, di velluti e broccati,
di dettagli, di raffinata sapienza di “bottega”
I volumi ampi, strutturati, morbidi ed ergonomici si ispirano alle borse da viaggio e alle cartelle da lavoro, rinnovate da lucchetti, cerniere, patte rifinite da cornici e grandi tasche a soffietto
I colori sono cupi, densi e oleosi come la pittura del rinascimento veneziano, si fondono tra loro senza contrasti. Superfici lisce, nei toni del palissandro e mosto scuro, sono ravvivate da meridiane in serpente fiammato rosso veneziano; aggregazioni di rossi (cannella e sangue di piccione), dissonanti per tono e superficie, creano fusioni innovative di colore. Il velluto del cinquecento è evocato da pellicce verde smeraldo spruzzate di nero, abbinate a vitelli verde bluastri dalle texture lisce o effetto cervo, per generare giochi di ombre.
L’esotico è evocato da pitoni gommati opachi color mastice, morbidi come nappe, e da karung verde bottiglia con livrea cenere, che catturano la luce frammentandola come pixel sulla superficie
Le plissettature della nappa plongé si rinnovano contagiate dal gioco di colore: grafite, grigio- ‐blu e palissandro si alternano armonicamente sulle superfici esaltando la morbidezza dei volumi. Gli accessori sono opacizzati dalla patina del tempo come le chiusure di vecchi bauli, variando tra i toni cenere, grafite, ghisa e rutenio